Produttore: Mattel su licenza Popy (Bandai)
Linea: Shogun Action Vehicles (dall'originale Popynica PA-61)
Anno: 1978
Scatola: Mattel
***
Volete che dica qualcosa? C'è davvero bisogno di dire qualcosa? Non penso proprio!
Se non che, come al solito, volevo quello grande e mi arrivò quello piccolo! Ma fu solo questione di tempo e di pazienza!
Però, come si giocava bene con questo piccolo, a farlo volare per casa reggendolo dalla pinna dorsale e schivando millimetricamente armadi e stipiti delle porte!
Se provavi a farlo col Dx rischiavi che si aprisse e ti si sfracellasse sul pavimento! E allora... sai che dolori!
E come entrava bene nella cartella di scuola (di Goldrake, ovviamente)!
Le note sul modello sono, invece, su per giù le stesse dell''Arcadia Takatoku, un design sproporzionato e poco fedele alla controparte animata rivolto a bimbi per i quali già avere una cosa del genere tra le mani era bastante. Ed anche qui approfitto sempre della cara vecchia Battle Shark Popynica (stessa casa e stessa linea, dunque, questa volta!) per far notare come a distanza di pochissimi anni ('76 vs '79) la cura estetica si era notevolmente affinata: notare come a degli alettoni enormi, sproporzionati e non funzionanti come nell'anime e a delle forme generali grottesche (cabina di pilotaggio enorme) di questo Spazer si contrappongano linee finissime e dettagli molto delicati e verosimili nell'altro modello.
Goldrake era Goldrake, tanto bastava, ma per ottenere un modello fedele si sarebbero dovuti aspettare quasi trent'anni (come per l'Arcadia) mentre già con le uscite di poco successive a queste i giocattoli erano notevolmente più proporzionati e somigliati.
E come entrava bene nella cartella di scuola (di Goldrake, ovviamente)!
Le note sul modello sono, invece, su per giù le stesse dell''Arcadia Takatoku, un design sproporzionato e poco fedele alla controparte animata rivolto a bimbi per i quali già avere una cosa del genere tra le mani era bastante. Ed anche qui approfitto sempre della cara vecchia Battle Shark Popynica (stessa casa e stessa linea, dunque, questa volta!) per far notare come a distanza di pochissimi anni ('76 vs '79) la cura estetica si era notevolmente affinata: notare come a degli alettoni enormi, sproporzionati e non funzionanti come nell'anime e a delle forme generali grottesche (cabina di pilotaggio enorme) di questo Spazer si contrappongano linee finissime e dettagli molto delicati e verosimili nell'altro modello.
Goldrake era Goldrake, tanto bastava, ma per ottenere un modello fedele si sarebbero dovuti aspettare quasi trent'anni (come per l'Arcadia) mentre già con le uscite di poco successive a queste i giocattoli erano notevolmente più proporzionati e somigliati.
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