martedì 3 marzo 2015

Art #4: DUKE FLEED (Actarus)


E come primo post di questo "nuovo corso" ho deciso di dare risalto alla miavena artistica pubblicando un nuovo digipaint nella categoria "Art": un Duke Fleed realizzato con Photoshop interamente con i pennelli e le sfumature, senza alcun intervento fotografico o di disegni preesistenti, eccetto la texture "trapuntata" della tuta. 
Fa parte di un piccolo progetto amatoriale che ho chiamato Project FLEED e comprenderà (finchè riuscirò) una serie di imagini in stile realistico, con interpretazioni personali, dei personaggi della serie.

Actarus è chiaramente un pacifista ed un romantico, ma qui ho voluto ritrarlo nei momenti immediatamente successivi ad una battaglia quando, per l’ennesima volta e per chissà ancora quante altre volte, è stato costretto suo malgrado ad annientare il nemico, distruggere un'altra vita aliena o meno che fosse! Le sue sopracciglia (che ho mantenuto folte e arcuate come nell'originale) contrastano con le palpebre calate leggermente sulle pupille, ad indicare una fissità dello sguardo che è sicuramente pensoso, perché di fronte a lui ci sono ancora i resti fumanti del nemico! E’ spossato, e la postura scivolata sulla poltrona lo denota, è stanco, si è appena tolto il casco e lo ha poggiato sul bracciolo incastrato alla manopola, i suoi capelli sono ancora sudati ed appiccicati alla fronte, ma soprattutto è disgustato per ciò che ha dovuto fare (non per se stesso che, in quanto pacifista avrebbe potuto immolare la propria vita in nome della non violenza anziché combattere e distruggere, ma per la terra e l’umanità, quindi si e forzato a farlo)! 
Per quanto uno spirito possa essere romantico e pacifista se è costretto a combattere e a vincere suo malgrado, il suo sguardo, alla fine della battaglia denota durezza e determinazione, non romanticismo, come durante una cavalcata magari a fianco di Venusia (Hikaru)!

Ci tengo a rimarcare questi punti della mia reinterpretazione del personaggio a causa delle critiche che ho subito su altri lidi: evidentemente gli appassionati di questi personaggi preferiscono ancora ricordarli secondo gli stilemi dell’animazione classica piuttosto che in una versione realistica non solo nella realizzazione ma anche nell’animo di “persone” interpretate in maniera quasi reale e non di carta, come ho cercato di ritrarlo, con tutto ciò che ne consegue in termini di espressione, animo e intenzioni che possono far trasparire!

Spero che se capiterete su queste pagine avrete voglia di dire la vostra!

A presto col prossimo RoBoX!

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