Nome: Ga-Keen
Produttore: Takara
Linea: Magnemo (serie 11)
Anno: 1976
Scatola: Takara
***
Il RoboX di oggi è dedicato al protagonista di una serie molto famosa in Italia agli inizi degli anni 80 il cui particolarissimo design divide i collezionisti tra chi lo adora per la sua particolarità e chi invece lo reputa tutt'altro che attraente.
Appartengo ovviamente alla schiera dei primi!
La serie da cui è tratta, che prende nome dal robot (e che in italia era puntualmente pronunciato in modo diverso, cioè Geikin, per ovvi motivi, questa volta, di pronunciabilità e bellezza del nome) aveva nella sua particolarità l'unione (letteralmente fisica) di un uomo e una donna, splendidamente disegnati dal sommo Komatsubara, che diventavano parte del robot (nello specifico il fregio rosso sulla "cintola") in una simbiosi uomo macchina simile a quanto avveniva in Jeeg (dove Hiroshi diventava la testa). Allo stesso modo i componenti del robot venivano lanciati dalla base e si univano magneticamente a formare il Gakeen.
Niente di più naturale: la serie infatti, essendo stata commissionata dalla stessa Takara, cavalcava l'onda del primo e più famoso robot magnetico per cercare di bissarne il successo. Ed i giocattoli ad essa ispirati, di cui purtroppo posseggo solo il mecha principale recuperato solo in tempi recenti perchè mai importato in Italia, erano ancora una volta numerosi e splendidi.
Correre dietro a tutto quanto prodotto per questo soggetto, anche da altre ditte, equivale a farsi un mutuo!
La dicitura esatta per questa versione non è propriamente Dx bensì 11, come appare sulla scatola, spesso erroneamente accompagnato dalle virgolette (11" come a voler dire 11 pollici); ma in questo caso non indica per niente l'altezza del modello (conforme comunque ad un buon Dx) bensì la misura delle sfere utilizzate per accoppiarsi ai magneti. Stessa misura di quelle del Jeeg (che però non aveva la dicitura sulla scatola) qui utilizzata per distinguerlo dalla versione 8, di dimensioni più ridotte e con meno accessori abbinabili.
Tutti i robot della serie magnemo prodotti dalla Takara nella versione 11 erano perciò intercambiabili tra loro, un po come succedeva con i Micronauti, e la cosa è chiaramente descritta sulle istruzioni.
Il peso non è eccessivo dato che (tipico dei magnemo) le parti metalliche erano limitate ai magneti e ad un blocco interno al busto, lasciando alla plastica tutto l'aspetto esteriore del giocattolo che è in realtà molto più goffo del corrispettivo animato, e questo spinge ancor di più i collezionisti a considerarlo un freak, con le gambe apparentmente appiccicate direttamente sotto il busto; ma sia il mecha che l'intera serie animata erano molto affascinanti ed erano tra i miei preferiti.
Il confronto col moderno CM's Brave Gokin 17 è impietoso per quest'ultimo in quanto ad altezza (ed il CM's è alto 18 rispettabilissimi centimetri!) ma rende maggiormente giustizia al vero design del Gakeen.
Appartengo ovviamente alla schiera dei primi!
La serie da cui è tratta, che prende nome dal robot (e che in italia era puntualmente pronunciato in modo diverso, cioè Geikin, per ovvi motivi, questa volta, di pronunciabilità e bellezza del nome) aveva nella sua particolarità l'unione (letteralmente fisica) di un uomo e una donna, splendidamente disegnati dal sommo Komatsubara, che diventavano parte del robot (nello specifico il fregio rosso sulla "cintola") in una simbiosi uomo macchina simile a quanto avveniva in Jeeg (dove Hiroshi diventava la testa). Allo stesso modo i componenti del robot venivano lanciati dalla base e si univano magneticamente a formare il Gakeen.
Niente di più naturale: la serie infatti, essendo stata commissionata dalla stessa Takara, cavalcava l'onda del primo e più famoso robot magnetico per cercare di bissarne il successo. Ed i giocattoli ad essa ispirati, di cui purtroppo posseggo solo il mecha principale recuperato solo in tempi recenti perchè mai importato in Italia, erano ancora una volta numerosi e splendidi.
Correre dietro a tutto quanto prodotto per questo soggetto, anche da altre ditte, equivale a farsi un mutuo!
La dicitura esatta per questa versione non è propriamente Dx bensì 11, come appare sulla scatola, spesso erroneamente accompagnato dalle virgolette (11" come a voler dire 11 pollici); ma in questo caso non indica per niente l'altezza del modello (conforme comunque ad un buon Dx) bensì la misura delle sfere utilizzate per accoppiarsi ai magneti. Stessa misura di quelle del Jeeg (che però non aveva la dicitura sulla scatola) qui utilizzata per distinguerlo dalla versione 8, di dimensioni più ridotte e con meno accessori abbinabili.
Tutti i robot della serie magnemo prodotti dalla Takara nella versione 11 erano perciò intercambiabili tra loro, un po come succedeva con i Micronauti, e la cosa è chiaramente descritta sulle istruzioni.
Il peso non è eccessivo dato che (tipico dei magnemo) le parti metalliche erano limitate ai magneti e ad un blocco interno al busto, lasciando alla plastica tutto l'aspetto esteriore del giocattolo che è in realtà molto più goffo del corrispettivo animato, e questo spinge ancor di più i collezionisti a considerarlo un freak, con le gambe apparentmente appiccicate direttamente sotto il busto; ma sia il mecha che l'intera serie animata erano molto affascinanti ed erano tra i miei preferiti.
Il confronto col moderno CM's Brave Gokin 17 è impietoso per quest'ultimo in quanto ad altezza (ed il CM's è alto 18 rispettabilissimi centimetri!) ma rende maggiormente giustizia al vero design del Gakeen.
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